Mappe: nell'eterno confronto tra mondo proprietario e mondo open source, un nuovo punto va segnato a favore dei software "liberi".
E' di pochi giorni fa la notizia che Wikipedia, la più grande enciclopedia libera online, ha deciso di abbandonare Google Maps e di sostituirla con OpenStreetMap. La scelta, oltre che di natura economica (recentemente Goggle ha imposto alle grandi imprese il pagamento per l'utilizzo delle sue API) è anche, e soprattutto, di natura ideologica: entrambe le società, infatti, si propongono l'obiettivo di rendere la conoscenza accessibile a tutti in modo gratuito e aperto.
Prima di Wikipedia, già Foursquare aveva deciso di optare per la stessa soluzione, preferendo la maggiore flessibilità e il vantaggio economico garantiti dall'atlante open source di OpenStreetMap.
Più in generale, questa è anche la linea sposata da Cogito, da sempre sostenitrice degli strumenti open, per il grado di flessibilità e adattamento che essi consentono di raggiungere. Appoggiandosi ai software aperti, Cogito riesce a progettare soluzioni altamente personalizzate e mirate sulle esigenze del cliente, che risultano anche facilmente interfacciabili con gli altri programmi eventualmente già in uso in azienda.
Gli approfondimenti tematici sul Coral JIT40, il nostro nuovo prodotto di punta, che presenteremo alla fiera EXPOdetergo 2018 (Milano, 19-22 ottobre) proseguono: in questa puntata vi offriamo una panoramica sui moduli software che compongono la suite e sui suoi principali punti di forza.
In vista della fiera EXPOdetergo 2018 in programma a ottobre a Milano, dove presenteremo ufficialmente Coral JIT40, abbiamo pensato di sviluppare una serie di approfondimenti tematici per svelarvi origine, caratteristiche e peculiarità di questa soluzione. Andiamo per ordine e iniziamo dalla nascita...